Puo’ essere che “Forever is not as long as it used to be”. Maybe, ma non di meno I grandi risultati per il vero investitore si misurano sul lungo termine. Wall Street ne e’ una evidente dimostrazione. Chi ha investito con me condivide da principio che noi siamo un Gruppo “long-term greedy”. Alcuni businesses acquisiti ad un Prezzo che ha garantito un sufficiente “Margin of Safety” sono giustamente considerati nel portafoglio di un vero Value Investor come Permanent Holdings. Il compito dello scrupoloso e diligente portfolio manager come analista e’ quello di monitorare le vicissitudini dell’azienda, di cui possiede un pezzo, attraverso il medium delle sue azioni. Per vicissitudini si intende le caratteristiche del business sottostante e il mantenimento del proprio valore e potere di produrre utili e un buon cash-flow costanti nel tempo. Il mantenimento di un vantaggio competitivo e I numeri confortanti dei bilanci sono I fatti su cui basare le decisioni di acquisto ulteriore o vendita. Le grandi meravigliose aziende sono rare e la filosofia giusta e’ quella di rimanere per lunghissimo tempo proprietari di un business simile. Siamo indifferenti alle vicissitudini e fluttuazioni del Prezzo nel breve termine, se non nella misura in cui si possano utilizzare le discrepanze tra prezzo e valore per comprare di piu’ di cio’ che gia’ si possiede. “Dancing in and out” non ha senso in una visione di lungo termine basata sul conoscere a fondo cio’ di cui si e’ proprietari. Se siete dei “business owners” conoscete a fondo la vostra azienda e cio’ che possedete, pregi e difetti. E’ sotto questa luce e lo sforzo che e’ richiesto per fare cio’ (il lavoro di approfondita ricerca ed analisi) che possedere un elevato numero di azioni in portafoglio non ha senso. Anzi aumenta il rischio al posto di eliminarlo (e’ difficile seguire approfonditamente e pretendere di conoscere molteplici settori e aziende) ed e’ una manifesta ammissione che non si conosce a fondo cio’ che si possiede. La diversificazione e’ un giusto strumento di protezione contro l’ignoranza come dice Buffett. Utile e doverosa per chi non ha il tempo e la voglia di approfondire la conoscenza di cio’ in cui investe. Per l’Investitore Intelligente una volta individuate con lunga analisi e duro lavoro un business e comprate le sue azioni ad un Prezzo attraente, la tentazione ammissibile e’ solo quella di averne il piu’ possible. “I don’t have to win in every game”. WB. Ditto.
Per concludere, ricevo emails con consigli di libri da leggere e richieste dei libri che leggo. Sto leggendo due libri non nuovi. Cosa che faccio spesso per confrontare previsioni di vecchi autori su cio’ che e’ poi davvero successo dopo, cioe’ oggi nei mercati. Ne scrivero’ appena li finisco. Il mio prossimo acquisto coerente con questo breve articolo sara’ invece “The long Game” di Dorie Clark, “How to be a long term thinker in a short-term world” (Harvard business Review) consigliato da Guy Spier, sul cui sito trovate una “review”.
Remember: the best way to become successful is to deserve it
MT